Cap. 4) Il Modello TCP/IP

Lo stack protocollare TCP/IP

Il modello TCP/IP, oggi universalmente utilizzato nelle reti informatiche, nasce come successore di un vecchio progetto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, denominato Advanced Research Projects Agency NETwork, meglio noto come ARPANET. Il sistema ARPANET venne sviluppato per realizzare un sistema di comunicazioni ad uso militare.  L’ARPA è stata successivamente chiamata Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA). ARPANET era una rete di comunicazione progettata appositamente per sopravvivere, in caso di attacchi o conflitto, all’eventuale perdita della sottorete di comunicazione. Questo sistema ha visto la luce per la prima volta nell’ormai lontano 1969. Con il progredire dei progressi tecnologici, tuttavia, si è registrato un progressivo miglioramento delle tecnologie applicabili ai sistemi di comunicazione, come ad esempio le tecnologie wireless, e si è quindi avuto la necessità di schematizzare un modello più nuovo. ARPANET si è quindi evoluto e sviluppato fino a diventare l’odierno modello TCP/IP. Sebbene la prima definizione del modello TCP/IP sia stata introdotta nel 1974, ARPANET non l’ha adottata completamente fino al 1983. A partire da quell’anno, ARPANET è stato gradualmente chiamato Internet.

Il modello TCP/IP prende il nome dai suoi due protocolli essenziali delle comunicazioni di rete, ovvero il protocollo TCP e il protocollo IP. Entrambi i protocolli insieme costituiscono la spina dorsale dell’intero modello.

A differenza del modello OSI, che è stato creato ex-novo come modello di base sul quale sviluppare i protocolli veri e propri, il modello TCP/IP era basato su protocolli già esistenti. Questo approccio ha offerto come conseguenza una maggiore flessibilità rispetto a quella offerta dal modello OSI. Inoltre, bisogna ricordare che il protocollo TCP/IP è stato ampiamente adottato in tutto il mondo grazie al non indifferente contributo di ARPANET.

Il modello TCP/IP si è quindi imposto come modello de facto per l’architettura delle reti, ma, nonostante ciò, lo studio del modello OSI fornisce una visione molto istruttiva sul modo in cui le reti operano e interagiscono, ecco perché ancora oggi vengono ampiamente trattati e studiati entrambi. Ricordiamo inoltre che l’indipendenza hardware e software, lo schema di indirizzamento ampio e flessibile, la disponibilità gratuita e l’ampia documentazione pubblica di tali standard sono stati importanti motivi che hanno portato all’ampia adozione dello standard TCP/IP e OSI.

A differenza del modello OSI, il modello TCP / IP è costituito da quattro livelli, dal più basso al più alto:

  • Livello Network Access, talvolta chiamato livello Host-to-Network;
  • Livello Internetwork;
  • Livello Transport;
  • Livello Application;
Figura 18: Stack protocollare TCP/IP
Figura 18: Stack protocollare TCP/IP

La prima cosa che notiamo guardando la figura è che non ci sono livelli di sessione o presentazione, ed inoltre il livello Data Link e quello fisico sono riuniti in un unico livello.

Come dicevamo il modello TCP/IP è stato creato sulla base di un certo insieme di protocolli preesistenti e già utilizzati nella pratica, a differenza del modello OSI che è stato creato prima come modello a strati con funzioni ben definite.

Pertanto, una migliore comprensione del modello TCP/IP ci permetterà di avere una migliore comprensione di come funzionano i protocolli di rete utilizzati nella pratica. La Figura che segue mostra i livelli del modello TCP/IP confrontati con i livelli del modello OSI.

Figura 43: confronto tra ISO/OSI e TCP/IP
Figura 43: confronto tra ISO/OSI e TCP/IP